Egregio Amico,
sono spiacente di dovervi dire, in risposta alla vostra pregiata lettera del 1° corrente,[i] che non abbiamo in questo momento nessun collegamento con Milano, salvo il Gazzettino Rosa, al quale spediamo dei documenti per la pubblicazione,[ii] ma che non ci ha mai fatto proposte per la fondazione di sezioni, ecc.
Il movimento ispirato all’Internazionale è scoppiato in Italia in modo così brusco ed inaspettato, che tutto è ancora molto disorganizzato; e i mardochei [agenti di polizia], come sapete, fanno di tutto per far saltare l’organizzazione. Che a Milano ci debbano essere elementi idonei lo prova il fatto che il Gazzettino Rosa vi trova dei lettori; la sola cosa da fare, nell’attesa, è che voi vi mettiate alla ricerca di tali lettori, ed io vi prometto di mandarvi l’indirizzo del primo che si rivolgerà a me di costì. Ciò accadrà indubbiamente presto, perché attraverso le numerose e imminenti pubblicazioni del Consiglio Generale, il mio nome, come segretario per l’Italia, sarà presto conosciuto dappertutto.
Milano, finora centro principale del mazzinianesimo e grossa città industriale, è per noi specialmente importante anche perché con Milano cadranno in nostre mani i distretti dell’industria della seta in Lombardia. Perciò, quel che voi e i vostri amici potrete fare a Milano per la causa comune, avrà un valore tutto particolare.
A Torino abbiamo una forte sezione (indirizzo: Proletario Italiano); da Lodi (La Plebe) sono andate perdute delle lettere, che dovevano senza dubbio contenere informazioni sulla costituzione di sezioni.
Ho veduto stamattina, da Marx, Ricciotti Garibaldi. E un giovanotto assai intelligente, molto calmo, ma più un soldato che un pensatore. Può però diventare assai utile. Mostra nelle sue teorie più buona volontà che chiarezza, proprio come il vecchio, la cui ultima lettera a Petroni, tuttavia, è per noi d’un valore infinito.[iii] Se i suoi figli sapranno dimostrare in tutte le grandi crisi lo stesso giusto istinto del vecchio, potranno far molto.
Non avete la possibilità di procurarci un indirizzo sicuro a Genova? Si tratta di far arrivare con sicurezza le nostre cose al vecchio a Caprera, e Ricciotti dice che molto viene intercettato…
[i] La lettera apre la corrispondenza tra Engels e Th. Cuno, organizzatore della sezione della I Internazionale a Milano. Arrivato a Milano e sistematosi come ingegnere all’officina «Elvetica», Cuno, membro del Partito socialdemocratico di Germania, fece tentativi di mettersi in contatto con la sezione dell’internazionale. Il 1° novembre 1871 scrisse una lettera a Engels quale segretario-corrispondente del Consiglio Generate per l’Italia. Nella lettera comunicò a Engels tutto ciò che poteva interessarlo e pregò di metterlo in contatto con i membri della I Internazionale a Milano, e in Italia in generale.
[ii] Engels si mise in contatto con il “Gazzettino Rosa” nei mesi di luglio-agosto 1871 grazie a Cafiero. In questo tempo il giornale pubblicò una serie di documenti del Consiglio Generale e un estratto dell’articolo di Engels “Sulla partecipazione di Mazzini alla fondazione dell’internazionale” (n. 255, 13 settembre 1871).
[iii] Si tratta della lettera che il 21 ottobre 1871 Garibaldi scrisse a G. Petroni, direttore del giornale mazziniano “La Roma del Popolo”. Nella lettera Garibaldi rese noto il distacco da Mazzini per i suoi attacchi alla Comune di Parigi e alla I Internazionale. Il 7 novembre 1871 Engels ne riferì il contenuto alla seduta del Consiglio Generale. Sottolineando che quella lettera aveva avuto una forte eco in Italia ed era stata pubblicata su diversi periodici italiani, Engels la tradusse e la riportò quasi interamente nel resoconto della seduta del Consiglio.
NOTE
[I] La lettera apre la corrispondenza tra Engels e Th. Cuno, organizzatore della sezione della I Internazionale a Milano. Arrivato a Milano e sistematosi come ingegnere all’officina «Elvetica», Cuno, membro del Partito socialdemocratico di Germania, fece tentativi di mettersi in contatto con la sezione dell’internazionale. Il 1° novembre 1871 scrisse una lettera a Engels quale segretario-corrispondente del Consiglio Generate per l’Italia. Nella lettera comunicò a Engels tutto ciò che poteva interessarlo e pregò di metterlo in contatto con i membri della I Internazionale a Milano, e in Italia in generale.
[II] Engels si mise in contatto con il “Gazzettino Rosa” nei mesi di luglio-agosto 1871 grazie a Cafiero. In questo tempo il giornale pubblicò una serie di documenti del Consiglio Generale e un estratto dell’articolo di Engels “Sulla partecipazione di Mazzini alla fondazione dell’internazionale” (n. 255, 13 settembre 1871).
[III] Si tratta della lettera che il 21 ottobre 1871 Garibaldi scrisse a G. Petroni, direttore del giornale mazziniano “La Roma del Popolo”. Nella lettera Garibaldi rese noto il distacco da Mazzini per i suoi attacchi alla Comune di Parigi e alla I Internazionale. Il 7 novembre 1871 Engels ne riferì il contenuto alla seduta del Consiglio Generale. Sottolineando che quella lettera aveva avuto una forte eco in Italia ed era stata pubblicata su diversi periodici italiani, Engels la tradusse e la riportò quasi interamente nel resoconto della seduta del Consiglio.